Il termine mandala deriva dal sanscrito ed è un termine che indica un oggetto sacro di forma rotonda e che quindi, per estensione, poteva indicare anche il Sole e la Luna.
Sono molto più che una raffinata forma d’arte: si tratta di un simbolo spirituale e rituale di origine antichissima che rappresenta l’universo. I mandala tradizionali, infatti, sono ancora oggi realizzati con immensa pazienza dai monaci, che utilizzano sabbia finissima di diversi colori per tracciare intricati disegni circolari e concentrici che vengono usati per definire uno spazio sacro, focalizzare l’attenzione, ritrovare la calma e l’equilibrio, per aumentare la consapevolezza di sè e per favorire la meditazione. Per portare a termine una di queste opere ci possono volere intere giornate: con cannucce dorate di diverse forme e dimensioni i monaci fanno cadere la sabbia dorata su un tracciato stabilito in precedenza, componendo così la figura finale; chiunque può assistere a queste operazioni.
Non appena il disegno è terminato viene immediatamente distrutto nel corso di una cerimonia nella quale la sabbia utilizzata viene mescolata e gettata in un fiume, per ricordare che tutto è effimero e che nulla dura per sempre.

Come è fatto un mandala e cosa simboleggiano le sue parti



In genere un mandala è composto da una fascia esterna e da alcuni cerchi concentrici che a loro volta contengono un quadrato suddiviso in triangoli: al centro di ogni triangolo ci sono poi altri cerchi che spesso contengono delle figure. Possono inoltre esserci figure geometriche o floreali ripetute oppure il mandala può presentare una struttura a forma di labirinto o di palazzo con varie torri.
La fascia esterna del mandala simboleggia una “barriera di fuoco” che è in grado di “bruciare l’ignoranza”, mentre la fascia più interna rappresenta l’illuminazione e la rinascita spirituale; al centro si trova invece il vero mandala, con le figure degli dei. Ai margini estremi del disegno di solito sono poste le quattro porte, difese da altrettanti protettori della coscienza.
Il cerchio rappresenta la perfezione spirituale e il suo significato simbolico è fortemente connesso sia alla vita sia alla morte, in un ciclo di continua rinascita. Il cerchio nel mandala, inoltre, rappresenta l’accettazione delle parti conflittuali che ognuno di noi possiede.
Le linee del quadrato, invece, richiamano alla mente i concetti di razionalità e concretezza, mentre il triangolo indica la direzione che si decide di seguire nella vita, che può cambiare incrociandosi con altri triangoli; il punto, infine, simboleggia l’origine.

Come e perché realizzare un mandala



I magnifici mandala realizzati dai monaci tibetani non sono certo alla portata di tutti, ma chiunque può disegnare un mandala o semplicemente colorarne uno: sono infatti molti i disegni di mandala da stampare e colorare sul web o raccolti in album, da completare a secondo delle nostre capacità artistiche. Quando disegniamo o coloriamo un mandala, in realtà stiamo esprimendo il nostro stato d’animo e il nostro mondo interiore. Non solo: colorare un mandala libera lo spirito, purifica l’anima e mette in comunione con le forze positive dell’universo.

Come colorare un mandala


Non esiste un modo giusto o sbagliato per colorare un mandala, l’importante è cercare di realizzare un’opera che rispecchi nel modo più fedele possibile chi siamo e come ci sentiamo in quel momento. Generalmente, però, i mandala si colorano partendo dal centro e procedendo verso l’esterno del disegno: questo modo di colorare i mandala si dice che inviti ad essere più aperti verso gli altri ma partendo dalla conoscenza di se stessi.

Mandala, il significato dei colori



Scegliete i colori per il vostro mandala in maniera istintiva, meglio ancora se ad occhi chiusi, e alla fine del lavoro osservate quali colori avete usato, come li avete abbinati e che tipo di tratto avete utilizzato: vi daranno informazioni preziose sulla vostra essenza e sul vostro stato d’animo.
Vediamo il significato dei colori nel mandala: il rosso simboleggia il coraggio, aiuta a vincere la pigrizia e a orientarsi verso gli obiettivi; il giallo nei mandala rappresenta la mente e l’intelligenza, denota un carattere sereno e annuncia crescita ed evoluzione; l’arancione, invece, indica calore, soddisfazione e allegria. E’ il colore della rinuncia ai beni materiali per perseguire fini spirituali.
L’azzurro nei mandala è il colore di chi sfida i propri limiti, di chi ha un carattere rivolto all’immaginazione, al sogno ad occhi aperti e all’apertura spirituale, mentre il verde rappresenta l’elemento terra e di conseguenza la crescita di tutto ciò che germoglia in una persona. Indica anche la precisione, la logica e la necessità di un maggiore spazio personale.
Il colore nero nei mandala indica un bisogno di riflessione e purificazione, di una pausa per liberasi di qualcosa che ci sta sovraccaricando, mentre il bianco nei mandala indica l’elemento aria e rappresenta il contatto della nostra mente con la idee superiori; denota anche un desiderio di raggiungere un maggiore grado di comprensione del divino. Il marrone, infine, indica il campo arato e la vita che si apre a nuovi solchi.

I benefici del colorare un mandala


I benefici del colorare i mandala sono ormai universalmente riconosciuti: sono infatti molti i ricercatori che hanno osservato come colorare un mandala influisca in maniera profonda sul nostro cervello. In particolare, quando si colora un mandala si attiva l’emisfero destro del cervello, si favorisce la sincronizzazione cerebrale e si migliora anche la capacità di concentrarsi e di risolvere problemi. La mente si alleggerisce, la creatività aumenta e si favorisce la nascita di nuove idee e progetti Non solo: colorare un mandala ha un effetto ordinatore sulla nostra psiche e ci pone in uno stato mentale simile a quello che si ottiene praticando la meditazione. Alla fine del lavoro, inoltre, spesso ci si sente meno ansiosi e stressati e più consapevoli di sé.
Anche se può sembrare incredibile, questa rilassante attività creativa ha effetti positivi addirittura sul nostro fisico: contribuisce a far diminuire le tensioni muscolari e allenta la respirazione e il battito cardiaco.
Questo non vale solo per gli adulti: colorare i mandala ha effetti benefici anche per i bambini, che tramite questa attività riescono a raggiungere uno stato di calma.

Cosa scrive Carl Gustav Jung sui mandala



Carl Gustav Jung studiò i mandala per oltre 20 anni e scrisse addirittura quattro saggi sull’argomento. Il famoso psicoanalista svizzero afferma: “Il Mandala rappresenta uno schema ordinatore che in certa misura si sovraimpone al caos psichico, così che l’insieme che si sta componendo viene tenuto insieme per mezzo del cerchio che aiuta e protegge. Ogni mattina schizzavo in un taccuino un piccolo disegno circolare un Mandala che sembrava corrispondere alla mia condizione intima di quel periodo. Solo un po’ per volta scoprii che cosa è veramente il Mandala: il Sè, la personalità nella sua interezza, che è armoniosa se tutto va bene”.

Mandala e yantra


Gli yantra sono legati alla stessa tradizione dei mandala: si tratta di disegni geometrici in genere dipinti sulla stoffa o sulla carta che spesso decorano abitazioni e templi indù. Questi disegni sono molto usati nel Vastu, il cosiddetto “Feng Shui indiano” e ci aiutano a ricordare l’esistenza di diverse tipologie energetiche che governano il pianeta e che ci indicano come comportarci nella vita, migliorando le nostre azioni ed evitando del tutto quelle negative.
Possiamo dire che lo yantra è una specie di mantra visico, in cui una forma geometrica racchiude in un cerchio i simboli di una divinità.