La tradizione dei nodi celtici risale al quinto secolo dopo Cristo. Nati in Irlanda, progressivamente si diffusero in Scozia e nel resto d’Europa attraverso le spedizioni dei missionari. Al contatto con altre civiltà, quest’arte si adattò a diverse culture, come quella germanica, anglosassone e romana. In aggiunta all’originaria funzione estetica e decorativa, a questi intrecci vennero di volta in volta attribuiti vari significati. Li analizzeremo insieme in questo articolo, scoprendo la profonda simbologia che si cela dietro un nodo preziosamente elaborato come quello celtico.

Simboli e associazioni dei nodi celtici

Come anticipato, i Celti non associavano i nodi a concetti e idee precise, ma se ne servivano come elementi di abbellimento per sculture, gioielli o manoscritti. I monaci del cristianesimo celtico li disegnavano a bordo pagina delle Sacre Scritture. Quando leggevano ne seguivano le forme con lo sguardo ed entravano in uno stato di meditazione che permetteva loro di evocare il significato profondo del Vangelo. Quest’usanza racchiude il valore simbolico per eccellenza dei nodi celtici, che rappresentavano e rappresentano tuttora la continuità della vita. Infatti, come in un eterno ciclo, si susseguono in essa giorno e notte, nascita e morte.

Alla luce di questo significato, si possono scorgere nelle linee e negli intrecci dei nodi un simbolo dell’inesorabile scorrere dell’energia divina. Questa si manifesta in tutti i frutti della creazione, dall’uomo agli animali sino agli esseri vegetali e minerali. La filosofia intrisa nel nodo invita a guardare la morte non come la fine dell’esistenza, ma como il semplice dileguarsi delle forme, da cui l’energia fuoriesce per trasferirsi altrove e continuare l’eterno scorrere. I nodi celtici diventano così simboli di energia spirituale, continuità, resurrezione, e del percorso di crescita di ogni creatura, chiamata ad azionare l’energia vitale e collaborare con essa. Il nodo assume la funzione di un vero e proprio talismano che protegge dalla negatività.

Tipologie di nodi celtici

La tipica classificazione dei nodi celtici li suddivide in base alla forma in quattro categorie: nodi triangolari, quadrati, circolari e con animali.

Nodo Triangolare

Conosciuto come nodo celtico della trinità, è il più comune al mondo. Prende anche il nome di Triquetra, che significa per l’appunto  “tre punte”. Rappresenta la tripartizione del cosmo e di ogni essere.

Nodo circolare

Simbolo di unità e del trascorrere del tempo senza fine. La sua forma può essere simile a quelle dell’otto rovesciato, simbolo dell’infinito. Forniamo alcuni esempi di nodo circolare. Il Sole di San Michele è formato da due linee strettamente intrecciate. Il suo centro rappresenta il sole, fonte di vita, racchiuso in un altro cerchio che rappresenta la protezione. Questo legame simboleggia l’unione tra cuore e mente. Triskell presenta una spirale che simboleggia il diritto alla rinascita. Simbolo di vittoria, veniva usato come buon augurio per viaggi e battaglie. La Croce di Caithlin, o Croce Scozzese, ha quattro trifogli. Il cerchio da essi creato è simbolo di crescita spirituale e protegge dal male che può sopraggiungere da tutti e quattro i punti cardinali.

Nodo quadrato

La sua funzione era proteggere dagli spiriti maligni. Chiamato anche nodo di scudo, venivano spesso inciso sugli scudi da battaglia o collocato vicino a persone malate. Un esempio è la Croce Annodata, un nodo formato da una linea continua che disegna quattro quadranti. Visto da lontano, sembra avere una croce nel proprio centro.

Nodo con uomini o animali

Trattasi del tipo forse più elaborato. Simboleggia la relazione tra i cacciatori e le prede oppure tra gli uomini e le donne. Un esempio è il nodo con tre cavalli. Il suo significato è l’armonia tra corpo, mente e spirito. Nella tradizione celtica il cavallo era l’animale più importante. Questo nodo, simbolo di coraggio ed equilibrio, veniva impiegato come amuleto dai guerrieri che andavano in battaglia.